Esistono numerose tipologie di saldatura che sono molto diversi nella loro applicazione e nelle qualifiche necessarie. Il più semplice processo di saldatura è quello a punti. Questo procedimento, che utilizza elettrodi o archi voltaici, viene utilizzato nella fabbricazione di massa di prodotti metallici sottili. A questo scopo, speciali prelavorati preformati vengono inseriti in una pressa di saldatura e saldati tra loro tramite fusione con elettricità. Le saldatrici a punti sono strumenti molto efficienti: riescono a raggiungere il punto di fusione in meno di 15 secondi, unendo così i due materiali da un chiodo interno particolarmente resistente che dura nel tempo. La saldatrice a punti portatile unisce la rapidità del processo alla praticità di uno strumento maneggevole.
Saldatrice MEGATRONIC in funzione
Per prodotti di grandi dimensioni ed elaborati, come ad esempio le carrozzerie delle auto, vengono utilizzate delle pinze saldatrici puntiformi. La saldatura a punti per la lavorazione di prodotti metallici è eseguita in modo molto efficiente combinandola coi robot industriali. Questa metodologia, nella moderna produzione industriale, è riservata alla realizzazione di prodotti in modi completamente automatizzati. Può, tuttavia, essere eseguita anche da forza lavoro appositamente addestrata.
La saldatura a gas è un procedimento tramite il quale il materiale grezzo viene portato alla fusione tramite una fiamma di ossigeno e acetilene. Contemporaneamente, assieme ai materiali viene fusa anche un'asta di saldatura. Questo procedimento è particolarmente adatto nella saldatura di riparazione per la chiusura di buchi, irregolarità o mancanza di materiale. E' inoltre adatto alla saldatura di pezzi in ghisa. La saldatura a gas è, assieme a quella ad arco voltaico, uno dei procedimenti più diffusi. In questo metodo viene applicato costantemente un gas inerte per evitare che l'ossigeno arrivi al punto di fusione e possa appiccare delle fiamme. I saldatori a gas sono disponibili sia per l'uso manuale che inseriti in macchinari completamente automatici. Per questi processi di fusione si può scegliere tra diversi metodi come il MIG (saldatura con elettrodo di metallo e gas inerti), il MAG (saldatura con elettrodo di metallo con gas attivi) e il WIG (saldatura con elettrodo di wolframio e gas inerti). Il processo di fusione MIG è svolto attraverso l’utilizzo della saldatrice a filo continuo che, grazie alla sua capacità di produrre giunzioni sane e pulite, è ideale per la saldatura di metalli nobili come l’alluminio, il rame e il nichel.
Per la lavorazione di pezzi di grande spessore, come ad esempio rottami di grandi dimensioni, viene utilizzata la saldatura UP. In questo caso, al posto di un gas, sulla saldatura viene introdotta una polvere di ossido di ferro. Questo procedimento complesso ed eseguibile solo da personale molto specializzato richiede elevata qualificazione ed esperienza. Generalmente, la saldatura UP è collegata ad una verifica di qualità molto complessa nella quale la resistenza dei punti di saldatura viene verificata in più passaggi.