Sul mercato sono disponibili numerosi modelli adatti a ogni scopo; ne esistono anche montate su mezzi di trasporto industriali, con lo scopo di agevolarne le operazioni di carico-scarico (chiamate semoventi). La gru a torre è il modello certamente più diffuso e noto, stante il suo frequente utilizzo nel settore edile. Si tratta di una torre verticale, in cui al vertice - perpendicolarmente - è applicato un braccio orientabile, con meccanismi per il sollevamento del materiale. È costituita da una struttura (un traliccio composto da un sistema reticolato di profilati e tubolari metallici saldati e congiunti da bulloni), sistema stabilizzante (sia il contropeso, opportunatamente calcolato per resistere alle vibrazioni di movimentazione che al vento, e sia la base di appoggio), organi di movimento (funi e motori per movimentare la merce) e dispositivi di sicurezza (di natura elettrica per limitare errori umani e danni derivanti da guasti del sistema).
La gru a ponte è spesso impiegata negli stabilimenti per lo spostamento di materiale (generalmente metallico) lungo le guide della gru.
La gru a bandiera è in genere utilizzata per il sollevamento di pezzi da lavorare su macchine utensili. è composta da una colonna fissa sulla cui cima è fissata una mensola orientabile. Sul lato inferiore della mensola, un profilato speciale permette lo scorrimento di un carrello. Nei modelli più massicci, viene impiegata nelle lavorazioni di carpenterie navali.
La gru a bicicletta (sia di tipo monotrave o bitrave) si muove su rotaie, permettendo di lasciare libero l'ambiente da lavoro.
La gru a Derrick permette il sollevamento di imponenti pesi (anche 60 tonnellate), grazie alla lunghezza del braccio (oltre 80 metri) ad elevate altezze.