Il processo lavorativo centrale svolto dalle macchine levigatrici consiste in buona sostanza nel pareggiare a livelli di massima perfezione la superficie del materiale trattato.
Il procedimento avviene attraverso un'operazione di taglio geometricamente indefinito per mezzo di un utensile levigatore fatto in pietra o polvere di pietra abrasiva. A seconda del tipo di macchina utensile e dello specifico ambito di applicazione, nel processo di lavorazione la levigatrice potrà spostarsi lungo un asse orizzontale o lineare oppure muoversi in rotazione. Per evitare inceppamenti o per agevolare il funzionamento del macchinario e ridurre l'eventuale attrito durante la lavorazione, può essere opportuno utilizzare olio lubrificante come supporto, oltre che aspirare e pulire la superficie trattata dagli scarti e residui di lavorazione che man mano vengono a crearsi.
A contatto, orbitali, centerless per superfici piane, tubi curvati e diritti, lamiere, profilati a sezione quadrata e rettangolare... i modelli di levigatrice sono innumerevoli e specifici a seconda del tipo di superficie da trattare.
Le levigatrici per metallo si suddividono in tre modelli principali. Le levigatrici a contatto sono dotate di nastro abrasivo verticale o spazzola e sono ideali per superfici piane e profili a sezione quadrata o rettangolare; le levigatrici orbitali a nastri orbitali effettuano la lavorazione per mezzo di nastri abrasivi tondi su tubi curvati a sezione tonda o ovale; la levigatrice per metallo centerless a nastro abrasivo, infine, è ideale per i tubi e le barre diritte a sezione tonda.