Nella produzione industriale è necessario equilibrare alcuni componenti, dopo la loro realizzazione, per assicurare il loro funzionamento con vibrazioni minime. Questo vale per tutti i pezzi che ruotano ad alta velocità, che vengono progettati ed assemblati per ruotare senza creare vibrazioni. Ciò non avviene poiché l’assemblaggio dei vari componenti causa inevitabilmente eccentricità di rotazione: la macchina equilibratrice risolve queste imperfezioni, intervenendo come bilanciatrice per eliminare le vibrazioni.
Una equilibratrice consiste in un telaio base rivestito. Lo spazio effettivo per l'inserimento del pezzo da lavorare possiede degli appositi serraggi con i quali il componente viene fissato. Una forza mette in rotazione il pezzo e sensori o altri strumenti riconoscono, prevalentemente in modo automatico, il suo sbilanciamento, sulla base delle tolleranze di lavorazione. Conseguentemente viene avviato un bilanciamento della distribuzione della massa nel componente, che può avvenire tramite rimozione di massa per trapanatura o fresatura. La seconda variante prevede la rimozione o l'inserimento di pesi sul componente.
- Equilibratura di componenti per motori elettrici
- Riconoscimento automatico dello sbilanciamento del pezzo
- Compensazione tramite rimozione massa o aggiunta di contrappesi
Qualità Grandi offerte Assistenza diretta
La scelta dei procedimenti avviene in base al campo di applicazione. Ad esempio, nel caso delle ruote per automobili, solitamente, si fissano dei pesi ai cerchi. Nell'equilibratura di rotori per motori elettrici, l'equilibratura avviene tramite alesaggio del solenoide. Le moderne equilibratrici, che si utilizzano in ambito industriale, sono disponibili con diversi gradi di automazione. Esse sono addirittura integrabili in linee di produzione automatiche, senza l'intervento di manovratori.
Equilibratrice REUTLINGER in funzione